I pazienti che assumono farmaci antinfiammatori non-steroidei, ad esclusione dell’Aspirina, hanno una più alta probabilità di essere colpiti da infarto miocardico o da ictus
La FDA ( Food and Drug Administration ) sta rafforzando l’avvertenza riguardo all’aumentato rischio di infarto del miocardio o di ictus dall’assunzione di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), con l’esclusione della Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ).
Sulla base della revisione globale delle nuove informazioni di sicurezza, l’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA, sta richiedendo aggiornamenti alle schede tecniche di tutti gli antinfiammatori non-steroidei di prescrizione.
Le schede tecniche dei farmaci antinfiammatori non-steroidei venduti come over-the-counter ( OTC ) già contengono l’informazione sul rischio di infarto del miocardio e sul rischio di ictus.
Il rischio di infarto miocardico o di ictus può verificarsi già a partire dalle prime settimane di utilizzo di un farmaco anti-infiammatorio non-steroideo.
Il rischio può aumentare con l'uso prolungato dei FANS e con i dosaggi più alti.
In precedenza si riteneva che tutti i FANS potessero avere un rischio simile.
Informazioni più recenti non chiariscono se il rischio di infarto miocardico o di ictus sia simile per tutti i FANS.
Questa nuova informazione non è sufficiente a determinare se il rischio di un particolare antinfiammatorio sia decisamente superiore o inferiore a quello di qualsiasi altro particolare farmaco antinfiammatorio non-steroideo.
I FANS possono aumentare il rischio di infarto del miocardio o di ictus nei pazienti con o senza malattia cardiaca o fattori di rischio per le malattie cardiache.
Un gran numero di studi è a sostegno di queste conclusioni, con diverse stime di quanto aumenti il rischio, in base ai farmaci e alle dosi studiate.
In generale, i pazienti con malattie cardiache o fattori di rischio possono avere una maggiore probabilità di infarto miocardico o ictus dopo l'uso di FANS rispetto ai pazienti senza questi fattori di rischio perché hanno un rischio più elevato al basale.
I pazienti trattati con FANS a seguito di un primo infarto miocardico hanno una maggiore probabilità di morire nel primo anno dopo l'infarto miocardico, rispetto ai pazienti che non sono stati trattati con i FANS dopo il loro primo infarto miocardico.
Vi è inoltre un aumento del rischio di insufficienza cardiaca con l'uso dei farmaci antinfiammatori non-steroidei.
Il rischio di infarto miocardico e di ictus con i FANS, con possibile esito fatale, è stato descritto nel 2005 nelle sezioni Boxed Warning e Warnings and Precautions delle schede tecniche dei farmaci.
Da allora, l’Agenzia regolatoria statunitense ha recensito una varietà di nuove informazioni sulla sicurezza degli antinfiammatori di prescrizione e OTC.
Raccomandazione
I pazienti e gli operatori sanitari devono prestare attenzione agli effetti a livello cardiaco per tutto il periodo di tempo di assunzione dei farmaci antinfiammatori.
I pazienti che assumono FANS devono rivolgersi immediatamente al medico in caso di sintomi come dolore al petto, mancanza di respiro o difficoltà respiratorie, debolezza in una parte o su un lato del corpo, o difficoltà a parlare. ( Xagena2015 )
Fonte: FDA, 2015
Reuma2015 Med2015 Neuro2015 Cardio2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Farmaci antinfiammatori non-steroidei come terapia mirata per l'insufficienza del midollo osseo nella displasia ematodiafisaria di Ghosal
I progressi nella diagnostica genomica sono promettenti per una migliore cura delle malattie ematologiche rare. E' stato descritto un nuovo...
Farmaci antinfiammatori per il trattamento domiciliare del COVID-19
Sono state proposte diverse raccomandazioni su come trattare al proprio domicilio le persone con COVID-19 con sintomi da lievi a...
Uso di farmaci antinfiammatori non-steroidei ed esiti di COVID-19 nella coorte ISARIC Clinical Characterisation Protocol del Regno Unito
All'inizio della pandemia era stato ipotizzato che l'uso preesistente di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) potesse portare a un...
Farmaci antinfiammatori non-steroidei, soluzioni per via endovenosa, stent pancreatici o loro combinazioni per la prevenzione della pancreatite con colangiopancreatografia retrograda post-endoscopica
Farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), soluzioni per via endovenosa, stent pancreatici o combinazioni di questi sono stati valutati in...
Idratazione aggressiva con fluidi più farmaci antinfiammatori non-steroidei rispetto ai soli farmaci antinfiammatori non-steroidei per la pancreatite con colangiopancreatografia retrograda post-endoscopica: studio FLUYT
La pancreatite è la complicanza più comune della colangiopancreatografia retrograda endoscopica ( ERCP ). La somministrazione profilattica rettale di farmaci...
EMA: impiego dei farmaci antinfiammatori non-steroidei per COVID-19
L'EMA ( European Medicines Agency ) è venuta a conoscenza di segnalazioni, in particolare dai social media, che sollevano dubbi...
Farmaci antinfiammatori non-steroidei e suscettibilità al COVID‐19
L'obiettivo di uno studio è stato quello di identificare se l'uso attivo di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) aumenti...
L'uso continuato di farmaci antinfiammatori per la spondilite anchilosante è correlato a un aumentato rischio di ipertensione
L'uso continuo di FANS ( farmaci antinfiammatori non-steroidei ) per il trattamento della spondilite anchilosante è associato a un aumentato...
Somministrazione di farmaci antinfiammatori non-steroidei e pressione sanguigna postpartum nelle donne con disturbi ipertensivi della gravidanza
Si è valutato se la somministrazione di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) post-partum sia associata a un aumento della...
Il rischio cardiovascolare nell'osteoartrosi è per oltre i due terzi correlato all'utilizzo dei farmaci antinfiammatori non-steroidei
Circa il 67% dell'elevato rischio di malattia cardiovascolare associato a pazienti con osteoartrosi è attribuito all'uso dei farmaci antinfiammatori...